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Il rischio ergonomico nella GDO: un pericolo troppo spesso ignorato

  • Immagine del redattore: Annalisa Franco
    Annalisa Franco
  • 27 giu
  • Tempo di lettura: 3 min
rischio ergonomico nella GDO

Nel dinamico mondo della Grande Distribuzione Organizzata il rischio ergonomico viene troppo spesso ignorato o minimizzato perché considerato parte della routine lavorativa. Niente di più sbagliato perché è proprio l’esposizione quotidiana a questo rischio a renderlo insidioso e potenzialmente molto pericoloso.


I lavoratori e le lavoratrici scaricano e sistemano le merci in arrivo e porzionano i prodotti anche più volte al giorno, facendo sempre gli stessi movimenti e sforzi fisici. Queste che possono sembrare banali attività ripetitive a basso rischio sono costellate di azioni ripetitive che nascondono insidie posturali e fisiche tutt'altro che trascurabili. Ma vediamo insieme quali sono le problematiche specifiche del rischio ergonomico.


Rischio ergonomico nella GDO: dove si annidano i pericoli

Ma vediamo ora dove si annidano i rischi ergonomici per chi lavora nella Grande Distribuzione. Partiamo dall’analisi delle attività svolte tutti i giorni:


Arrivo e movimentazione merci 

Che potremmo definirla come la fase “so tutta un rischio”. La movimentazione manuale dei carichi (scatole, bancali, casse d'acqua) espone i lavoratori a:

  • sforzi eccessivi, torsioni del tronco e flessioni, con un elevato rischio di infortuni alla schiena e agli arti superiori.

  • posture statiche prolungate durante lo scarico di un camion, per esempio.

  • affaticamento lombare derivante da movimenti ripetitivi e carichi pesanti. 

Sicuramente gli addetti al magazzino e alla ricezione merci sono i più a rischio.


Porzionamento prodotti 

Qui prendiamo in esame i rischi degli addetti alla macelleria, pescheria, gastronomia e figure simili. 

  • La criticità principale per questi lavoratori è la ripetitività dei gesti eseguiti per lunghi periodi (taglio, affettatura, confezionamento). 

  • Questi addetti mantengono molto spesso anche posizioni scomode o forzate per raggiungere i piani di lavoro, i frigoriferi o le bilance. 

  • L'uso prolungato di utensili  quali coltelli, affettatrici e sezionatrici può causare disturbi muscoloscheletrici a mani, polsi e braccia tra cui la tendinite o la sindrome del tunnel carpale.


Quali sono le criticità principali del rischio ergonomico?

Abbiamo analizzato le singole attività con i loro rischi specifici. Ora vediamo insieme le criticità che le attività lavorative della GDO comportano: 


  • Posture incongrue e prolungate: lavorare per ore con la schiena curva, le braccia sollevate o il collo flesso mette sotto stress articolazioni e muscoli.

  • Movimenti ripetitivi e non alternati: la monotonia delle azioni impedisce ai muscoli di recuperare, portando a sovraccarico e infiammazione.

  • Scarsa varietà delle azioni lavorative: l'assenza di rotazione delle mansioni o di pause attive aggrava l'esposizione al rischio.

  • Utilizzo di superfici non adeguate: l'altezza dei banchi di lavoro, dei piani di appoggio o la disposizione degli scaffali possono costringere i lavoratori ad assumere posture forzate.


Il ruolo dei DPI nella Grande Distribuzione Organizzata

I DPI per prevenire il rischio ergonomico nella GDO sono spesso assenti. E quando ci sono, vengono spesso scelti senza tenere conto della specifica attività. Qui non vi sto parlando dei guanti anti-taglio o delle scarpe antinfortunistiche, ma di strumenti necessari a supportare la postura e ridurre l'affaticamento. Facciamo qualche esempio dei DPI necessari e ridurre il rischio ergonomico:

  • Tappeti anti-affaticamento: posizionati nelle aree dove si sta in piedi per lunghi periodi. Servono a diminuire lo stress su gambe e schiena.

  • Guanti ergonomici: specifici per ridurre le vibrazioni o migliorare la presa, prevenendo l'affaticamento delle mani.

  • Supporti regolabili: sedie, poggiapiedi, banchi regolabili in altezza che permettono al lavoratore di adattare l'ambiente alle proprie caretteristiche ed  esigenze fisiche.

Questi DPI ergonomici possono aiutare a prevenire gli infortuni e ridurre il rischio ergonomico nella GDO.


Dobbiamo parlare del rischio ergonomico nella GDO

Il rischio ergonomico nella GDO è un argomento che va affrontato e approfondito. Le conseguenze sono ben più gravi di un semplice mal di schiena. Questo rischio può generare disturbi muscoloscheletrici (DMS) cronici quali lombalgie e cervicalgie, tendiniti e borsiti. Le conseguenze sulla salute sono importanti e colpiscono tutti:


  • i lavoratori subiscono dolori cronici con riduzione della qualità della vita. Possono avere difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane e rischiano l’inabilità.

  • I responsabili e le aziende vedono aumentare l'assenteismo per problemi di salute con conseguenti costi di sostituzione e calo di produttività. Rischiano la diminuzione del benessere organizzativo e un calo della produttività complessiva. E ultima cosa, ma non per importanza: possono incorrere in sanzioni legali per il mancato rispetto delle normative sulla sicurezza.


Prevenire questi rischi è quindi sia un obbligo normativo che un investimento utile a tutti. E non dimentichiamo che un ambiente di lavoro ergonomicamente sano migliora la soddisfazione del personale, riduce gli infortuni e aumenta l'efficienza operativa.


FARe engineering può supportare la tua azienda nella prevenzione del rischio ergonomico nella GDO

Possiamo aiutarti a comprendere e affrontare il rischio con le nostre competenze specifiche e tutta l’esperienza accumulate con importanti realtà della Grande Distribuzione. Scrivici a studio@farengineering.com

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