Ricordi il gioco della bottiglia? Ci si metteva tutti in cerchio, si faceva ruotare la bottiglia e quando si fermava chi veniva indicato doveva scegliere tra obbligo o verità. Molti sceglievano verità, perché gli obblighi erano decisi dagli altri partecipanti e spesso erano cose imbarazzanti o ridicole da fare davanti a tutti.

Insomma già da quando eravamo ragazzine o ragazzini ci era chiaro che gli obblighi erano antipatici un po' a tutti. Ma anche da piccoli, nessuno se ne sottraeva, perché la regola era quella e andava rispettata. Ora che siamo adulti e agli obblighi di gioco si sono sostituiti quelli lavorativi, continuiamo a rispettarli ma cerchiamo sempre il modo più intelligente e saggio per farlo.
È per aiutarti a rispettare i tuoi obblighi di datore o datrice che ho scritto questo post. Per darti questo piccolo contributo ho fatto la cosa che amo di più: ho cercato di semplificare una materia complessa come la Sicurezza sul lavoro. Come ho fatto? Cercando di rispondere in poche parole e semplici parole alle domande che mi fanno più spesso i tuoi colleghi datori e datrici di lavoro. E allora a domanda, rispondo:
Qual è il primo obbligo del datore di lavoro o della datrice?
Fare la valutazione dei rischi in tutti i luoghi di lavoro dell’azienda.
Questo obbligo è fondamentale per la Salute e sicurezza sul lavoro. Per questo motivo è considerato il primo obbligo del datore o della datrice di lavoro. Se gestisci un'azienda sei quindi chiamato/a a realizzare il Documento di Valutazione dei rischi – o DVR.
Il DVR è basato su 3 punti o passaggi fondamentali:
1) individuare i rischi possibili e distinguerli in base alle mansioni svolte in azienda;
2) valutare i rischi e stabilire quelli che hanno una maggiore probabilità di accadimento e provocano un maggiore danno;
3) definire le misure di miglioramento da adottare e stabilire le procedure aziendali da distribuire e condividere con tutti i lavoratori secondo le proprie competenze.
Il datore di lavoro o al datrice può occuparsi da solo della Sicurezza in azienda?
No, è obbligato a designare un Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
In alcuni casi, il datore o datrice di lavoro può assumere il ruolo di RSPP. Se vuoi saperne di più su quando e come il/la DL può diventare Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, puoi leggere il post sulla formazione degli RSPP.
Come si deve nominare e scegliere il RSPP?
La designazione del RSPP deve avvenire con un atto ufficiale concordato tra le parti. La persona candidata a diventare Responsabile deve avere:
capacità e requisiti professionali adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro;
un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria;
l’attestato di frequenza con verifica di apprendimento dei corsi di formazione specifici per RSPP. I corsi devono essere organizzati secondo quanto prescritto dall’articolo 2 del Decreto Legislativo 195/2003.
Il datore di lavoro e la datrice sono obbligati a formare i lavoratori?
Decisamente sì. Ogni datore o datrice di lavoro è obbligato a formare, informare e addestrare chi lavora in azienda.
La formazione deve essere adeguata e riguardare:
tutti i rischi generici e specifici per la salute e sicurezza sul lavoro a cui si è esposti in relazione all’attività svolta;
le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia di Salute e sicurezza;
tutte le procedure aziendali che vengono predisposte dal datore o dalla datrice di lavoro;
le procedure per il primo soccorso,
le procedure antincendio e quelle di evacuazione dal luogo di lavoro in cui il lavoratore o la lavoratrice operano;
i nominativi di tutti i lavoratori o lavoratrici che assumono incarichi di sicurezza. Questo significa che chi lavora in azienda deve conoscere i nominativi di chi ricopre i ruoli di:
Datore di lavoro,
Dirigente e Preposto,
RSPP e Medico competente,
Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza,
Addetto alle emergenze, all’antincendio e al primo soccorso.
Il datore o datrice di lavoro è responsabile della formazione?
Sì, il datore o datrice di lavoro è responsabile della formazione ma insieme al Dirigente. Questo dice l'articolo 18 del Testo unico per la salute e sicurezza.
Chi stabilisce le linee guida per la formazione sulla Sicurezza sul lavoro?
Le linee guida della Formazione per la Sicurezza sul lavoro sono definite dagli Accordi tra Stato, regioni e province autonome di Trento e di Bolzano.
Qual è la normativa che afferma e descrive gli obblighi del datore di lavoro o della datrice?
La normativa italiana che regola la Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri edili è il Decreto legislativo 81/08. Ti ricordo che questo decreto si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. Se vuoi avere un quadro completo della normativa, puoi consultare i post di Sicù, la nostro guida facile alla normativa sulla sicurezza.
Obbligo e verità
Ma dopo gli obblighi adesso voglio dirti la mia verità sulla Sicurezza sul lavoro, scoperta durante la mia esperienza quotidiana come consulente per la Sicurezza sul lavoro:
“la valutazione dei rischi è un passaggio fondamentale per garantire la Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
E il DVR va fatto con scrupolo e collaborando con figure competenti e capaci di andare oltre la semplice redazione dei documenti obbligatori.