La Pandemia è stato un momento difficile per tutti. Sono stata obbligata ad adattare il mio metodo di fare lezione agli strumenti della didattica a distanza e alla VCS.

Se sei un formatore o una formatrice anche tu avrai dovuto sostenere lezioni in VCS. Si parlo proprio di quelle simpatiche videoconferenze sincrone in cui avevi di fronte uno schermo con un numero imprecisato di lavoratori virtuali. Spesso neanche vedevi le facce perché avevano le telecamere inattive e non eri mai sicuro se ti stessero ascoltando o stessero facendo altro.
So che capisci di cosa parlo e ricordi gli sforzi necessari per adeguare il tuo metodo formativo alla modalità a distanza. Saprai anche che la legislazione ci ha lasciati agire in un totale vuoto normativo. Per colmare questo vuoto la Uni e l’Inail hanno lavorato insieme. L’Uni ha messo su carta un insieme di procedure per la formazione a distanza. L’Inail ha firmato un accordo per usare e condividere queste procedure. Tutto questo è stato possibile grazie all’impulso dell’Unione Europea e del Regolamento UE n.1025/2012.
Ed è così che finalmente abbiamo delle regole condivise per la formazione con videoconferenza sincrona elaborate dall’UNI e sottoscritte dall’Inail.
Queste regole condivise non sono una norma nazionale, sia chiaro.
Ma una “guida metodologica, operativa e gestionale a carattere volontario a supporto di tutti i soggetti legittimati dalla legislazione vigente ad erogare la formazione obbligatoria in materia di SSL” (UNI/PdR 149-2023)
La norma è entrata in vigore il 20 luglio 2023 cioè pochi mesi fa e in piena estate ed è stata una di quelle cose che molti hanno rimandato a settembre. Ma ora settembre è abbondantemente arrivato, quindi è ora di affrontare l’argomento. E allora iniziamo col fare la sintesi dei punti fondamentali della UNI/PdR 149-2023. Ma ricorda che se vuoi approfondire alla fine del post troverai un link per scaricare il documento ufficiale dell’UNI/PdR 149-2023.
Che cos’è UNI/PdR 149-2023 e cosa dice
La UNI/PdR 149-2023 è una prassi di riferimento cioè un insieme di linee guida per fare formazione distanza in VCS nel modo migliore possibile. Queste regole sono condivise dall’Inail e rivolte a te che fai formazione obbligatoria sulla salute e sicurezza sul lavoro. Quindi se vuoi utilizzare la VCS, o videoconferenza sincrona, dal 20 luglio hai a disposizione un insieme di suggerimenti sulle procedure utili a migliorare e adeguare la tua formazione a distanza.
Non male se pensi all’incertezza e all’improvvisazione a cui ci siamo dovuti affidare durante l’emergenza pandemica.
Insomma, da tua collega credo che l’intervento dell’UNI ci sollevi da molti dubbi e ci risolva diversi problemi.
Da dove viene UNI/PdR 149-2023 e dove viene adottata
La UNI/PdR 149-2023 è un prodotto della normazione europea previsto dal regolamento Regolamento UE n.1025/2012, come già ti ho anticipato.
Ha i suoi effetti su tutto il territorio nazionale ed è un documento che introduce prescrizioni tecniche per chi fa formazione obbligatoria sulla Salute e sicurezza sul lavoro.

Il vuoto legislativo riempito dalla UNI/PdR 149-2023
Sì, la UNI/PdR 149-2023 è intervenuta lì dove la legge nazionale è ancora latitante.
Le nostre infatti leggi nazionali ancora non regolamentano la VCS, le sue modalità operative e i requisiti organizzativi e gestionali.
Questa mancanza di regole certe ha determinato una disomogeneità di metodi e approcci. Ognuno di noi come formatore e formatrice abilitati ha dovuto inventarsi dei metodi propri per lavorare con la VCS. Quindi l’impegno è stato tanto ma i risultati sono stati tutti diversi e magari, a volte, imperfetti e incapaci a garantire un’adeguata formazione sulla SSL.
La legge nazionale e l’importanza della UNI/PdR 149-2023
Nel 2021 i nostri legislatori e legislatrici hanno iniziato a colmare il vuoto legislativo sulla VCS. Il percorso è ancora lungo ed è anche per questo che la UNI/PdR 149-2023 è molto importante e utile per noi che facciamo formazione.
Gli interventi legislativi
Gli interventi legislativi sono stati due, fino ad adesso. Te li elenco in ordine cronologico. Per gli approfondimenti ti rimando alle fonti ufficiali e per conoscere per intero la UNI/PdR 149-2023 ti consiglio di scaricare il file cha trovi alla fine del post.
1) Legge 17 dicembre 2021, n. 215
Il primo intervento è della Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. La Conferenza ha adottato un accordo che accorpa, rivisita e modifica gli accordi attuativi del decreto in materia di formazione.
2) Legge 19 maggio 2022, n. 52
Il secondo intervento del legislatore è rappresentato dalla Legge 19 maggio 2022, n. 52. Nel nostro caso è molto utile leggere l’art. 9 bis sulla “Disciplina della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Ti anticipo che la Legge 19 ha nei fatti equiparato la formazione in VCS con quella in presenza. In questo modo la Legge riconosce le potenzialità, la sovrapponibilità, l’efficacia e la qualità della VCS.
Chiariamo un paio di punti sulla UNI/PdR 149-2023
L’obiettivo della norma Uni è fornire indicazioni e suggerimenti utili ai formatori e alle formatrici abilitati in materia di SSL.
La UNI/PdR 149-2023 ha carattere volontario e non è valida a fini certificativi di qualsiasi natura, cioè non è una certificazione.
La norma non fa riferimento esplicito ai contenuti, articolazioni e specificità dei singoli corsi di formazione obbligatoria in materia di SSL.
La PdR si riferisce solo agli aspetti metodologici, organizzativi e gestionali per dei corsi sulla Salute e sicurezza sul lavoro fatti in VCS o Videoconferenza sincrona.
E adesso puoi approfondire e conoscere ogni particolare delle UNI/PDR 149-2023, scarica qui sotto il documento ufficiale UNI sulle regole per la VCS