Gli ingegneri, comunemente, si sa, sono “i tecnici”, coloro che eseguono i calcoli, fanno i sopralluoghi e le verifiche e che vivono in un loro specifico habitat (lo studio professionale e, all’occorrenza, la sede del proprio Ordine).
Tuttavia, è fondamentale non chiudersi nella propria “confort zone” ma uscire e mettere a disposizione le proprie abilità per la collettività, cercando anche di comunicare in maniera diversa e giocosa i temi importantissimi della salute e sicurezza negli ambienti di vita.
Sono quindi stati organizzati degli eventi, aperti a tutta la comunità che hanno permesso ad adulti, ragazzi e bambini di avvicinarsi alle situazioni che possono sviluppare un incendio e di comprendere come evitare che tali eventi di iniziale pericolo possano trasformarsi in situazioni di danno alle persone.
L’organizzazione e la predisposizione di questi eventi “di piazza” hanno quindi dimostrato che è possibile coniugare due aspetti: le informazioni tecniche ed il trasferimento delle stesse a chi ha la curiosità e pone domande per capire e a chi ha voglia di sperimentare per comprendere. Fondamentale è stato poi unire questi due aspetti con il supporto e il coinvolgimento di altri professionisti: i volontari locali dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana.
Tanti insoliti giochi educativi e formativi, nei quali l’ingegnere si è messo “in piazza” per incontrare la cittadinanza, con l’intento di trasmettere un messaggio cruciale: fare prevenzione è compito di tutti, partendo dai più piccoli e semplici gesti quotidiani.