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Prima e dopo il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025: come adeguarsi alle regole

  • Immagine del redattore: Annalisa Franco
    Annalisa Franco
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min


Il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 non è solo un cambio di regole ma un invito a ripensare il modo in cui la formazione viene progettata, vissuta e valutata.


C’è un prima e un dopo l’entrata in vigore dell’Accordo che vorrei farti scoprire, facendo una sintesi delle novità a cui fare attenzione se sei un Datore di lavoro, un RSPP, un Preposto, un Formatore o un Lavoratore.


Se sei un datore di lavoro o datrice di lavoro

Dopo l’accordo 2025 dovrai avere un ruolo più attivo nella promozione della Cultura della sicurezza in azienda e fare più attenzione alla qualità dei percorsi formativi. 


Se sei un/una RSPP

Dovrai monitorare la qualità della formazione, tenere sempre aggiornato il piano formativo e collaborare sempre con docenti qualificati.


Se sei un preposto/a

Riceverai una formazione potenziata e utile ad intervenire attivamente, gestire conflitti e riconoscere situazioni a rischio in tempo reale.


Se sei un formatore o formatrice

Dovrai dimostrare di saper coinvolgere e far apprendere e non solo di conoscere la legge.


Se sei un lavoratore o lavoratrice

Avrai una parte attiva nella sicurezza aziendale assumendo un ruolo più consapevole e partecipativo.



Prima

Dopo l'Accordo 2025

Datori di lavoro


Con l’Accordo 2025 il  DVR diventa un documento “vivo”, da aggiornare ogni volta che emergono nuovi rischi.

Ora la formazione per datori di lavoro-RSPP è stata allineata a più alti standard: sono state aumentate le ore e inserite delle prove pratiche.


Il DVR era aggiornato saltuariamente, spesso solo in occasione di modifiche aziendali rilevanti.

Con l’Accordo 2025 il  DVR diventa un documento “vivo”, da aggiornare ogni volta che emergono nuovi rischi.


L’aggiornamento avveniva ogni 5 anni, ma era spesso percepito come una formalità.

Gli aggiornamenti diventano più frequenti e concreti e possono riguardare anche i rischi ergonomico, organizzativo e psicosociale.

RSPP







I corsi erano già articolati in funzione del rischio (basso, medio, alto), ma con molta libertà nei contenuti.

Le durate minime dei corsi sono state aumentate per molti profili, soprattutto nei settori a rischio alto.


Potevano essere scelti formatori anche solo con esperienza pratica dichiarata.

Il RSPP ha il compito di verificare i requisiti dei docenti, cosa prima non esplicitata.


L'e-learning era ammesso per diversi moduli, anche quelli strategici.

L’e-learning viene limitato a moduli teorici introduttivi, escludendo quelli pratici o legati alla valutazione.


L’obbligo di aggiornamento era fissato ogni 5 anni, ma senza una reale verifica dell’efficacia o dei contenuti.

Gli aggiornamenti sono più frequenti e specifici, calibrati sui rischi aziendali e settoriali.

Preposti

Il corso base durava 8 ore, con contenuti standard.

Il corso base ora deve durare 12 ore, con più spazio a esercitazioni pratiche e scenari realistici.


L’aggiornamento quinquennale non sempre veniva rispettato.

Ora c’è un aggiornamento biennale obbligatorio, con focus su esempi concreti e gestione operativa del rischio.


Il ruolo di “vigilanza” dei Preposti era spesso considerato secondario rispetto a quello del RSPP o del datore.

I Preposti diventano delle figure chiave nella vigilanza quotidiana, con obblighi precisi anche sul fronte della comunicazione

Formatori

Bastava dichiarare di avere esperienza nella materia trattata per essere considerati “formatori”.

I Formatori devono possedere almeno uno dei criteri minimi previsti (laurea, esperienza sul campo, percorso formativo in didattica).


Nessun obbligo di aggiornamento o certificazione delle competenze.

Il formatore deve aggiornarsi periodicamente sia sulla normativa, sia sulle tecniche di comunicazione. La formazione continua è diventata obbligatoria per chi insegna la Sicurezza.


La formazione era spesso trasmissiva (lezione frontale) e con scarsa interazione.

Si incentiva l’uso di metodologie attive: lavori di gruppo, simulazioni, casi studio.

Lavoratori

La formazione era divisa in generale e specifica, con aggiornamento ogni 5 anni.

Dopo l’Accordo 2025 la formazione dei lavoratori deve essere personalizzata in base alla mansione, all’ambiente e ai rischi specifici.


La formazione era spesso solo teorica e poco connessa ai reali rischi del posto di lavoro.

L’aggiornamento rimane quinquennale per molti, ma è più operativo (analisi casi, prove pratiche).


Partecipazione passiva: bastava “esserci”.

Dopo il nuovo Accordo Stato-regioni partecipare non basta più, bisogna dimostrare di aver capito: si introduce il concetto di valutazione dell’apprendimento.

Prima e dopo il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025: come adeguarsi alle regole

Abbiamo capito insieme cosa fare prima e dopo il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 e come adeguarsi alle regole.


Ora possiamo dimenticare il Prima e pensare a come rendere l'Accordo uno strumento che migliora la Sicurezza sui nostri luoghi di lavoro e accresce la consapevolezza di tutti noi. Io faccio la mia parte e mi preparo per il prossimo corso di formazione, ma soprattutto studio altri modi per rendere le mie lezioni ancora più interattive con lavori di gruppo, simulazioni e discussioni di casi studio in classe.


Se vuoi approfondire

Se vuoi approfondire il mio Curriculum di formatrice e consulente, vai sulla pagina Chi Sono ma se vuoi subito una consulenza senza costi e senza impegno, scrivimi a studio@farenegineergin.com .

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