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Immagine del redattoreAnnalisa Franco

Le regole e il modello fare una valutazione rischi attrezzature efficace

“L'inizio è la parte più importante del lavoro.”

Platone

infografica valutazione rischi attrezzature

Oggi ti voglio parlare di valutazione dei rischi. Ma è solo l’inizio perché continuerò a trattare l’argomento in una serie di post che lo approfondiscono e lo completano. Il tema è molto vasto e fondamentale. Per questo credo sia utile affrontarlo un post alla volta. E per alleggerire l’argomento e facilitarne la comprensione ho deciso di partire dalla valutazione del rischio attrezzature di lavoro.


Titolo III del Decreto legislativo 81/08

Il tutto ha inizio dal titolo III del Decreto legislativo 81/08. Da qui parto per farti conoscere le regole per fare una valutazione dei rischi attrezzature conforme ed efficace.


Cosa si intende per attrezzatura di lavoro?

Partiamo dalla definizione di attrezzatura di lavoro data dal Testo Unico sulla Sicurezza. È attrezzatura di lavoro “qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro”.


Una corretta interpretazione dell’attrezzatura sul lavoro

Una corretta interpretazione del significato di “attrezzatura di lavoro” è fondamentale perché:

  • serve a definire gli obblighi del datore di lavoro,

  • determina la scelta/adeguamento dell’attrezzatura

  • prescrive le necessarie attività di manutenzione/controllo/verifica

  • interviene sulle azioni di informazione/formazione/addestramento dell’utilizzatore.

Cosa utilizza il dipendente per lavorare?

La prima cosa da analizzare è il processo di lavoro. In concreto bisogna distinguere le attrezzature utilizzate per lavorare dalle attrezzature che sono presenti in aziende ma con cui il/la dipendente entra in relazione senza usarle direttamente.

Faccio un esempio sugli impiegati d’ufficio: questi utilizzano un computer per lavorare ma si servono anche dell'impianto elettrico. La differenza può sembrare sottile ma è decisiva per la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.


Da questa distinzione nascono obblighi differenti per i datori e datrici di lavoro riguardo, come detto, la scelta dell’attrezzatura, la manutenzione e la relativa formazione. Per capirci, se nell’esempio di prima avessimo parlato di un/una elettricista la valutazione del rischio sarebbe stata totalmente diversa.


Un esempio tremendamente serio

Adesso pensiamo ad un asilo o ad una scuola materna e a dei bambini che giocano. Possiamo dire che le attrezzature del loro lavoro sono i giocattoli. Sì perché i bambini prendono il gioco come una cosa "tremendamente seria”, a volta più seriamente di quanto noi adulti pensiamo alla sicurezza dei nostri luoghi di lavoro.

4 aspetti da dettagliare

Per una corretta valutazione dei rischi individua gli operatori e dettaglia le attrezzature che utilizzano. E poi? Poi devi specificare 4 aspetti fondamentali relativi alle attrezzature e al loro utilizzo:


1) Come si usano le attrezzatura di lavoro

Come si metto in funzione e fuori servizio l’attrezzatura? Quale impiego ha? Come viene trasportata e riparata? Come si trasforma? Come viene pulita, montata e smontata? Come le faccio manutenzione? Per ognuna di queste attività corrispondono rischi differenti e sicuramente una formazione specifica.


2) Qual è la zona pericolosa dell’attrezzatura

Si devono individuare in quali aree interne o prossime all’attrezzatura la presenza di lavoratori costituisce un rischio per la salute o la sicurezza degli stessi.


3) Chi usa le attrezzature

Bisogna specificare i nomi e cognomi della persone che usano le attrezzature.


4) Quali sono le altre persone esposte

Bisogna specificare quali sono quei lavoratori o lavoratrici che non utilizzano l’attrezzatura ma che comunque ne sono influenzati. Per esempio, quelle persone che per vicinanza alle attrezzature ne subiscono il rumore, o ne respirano i fumi. Bisognerebbe tenere anche conto delle persone non dipendenti ma in visita e di quelli che lavorano in prossimità senza usare quella specifica attrezzatura.


I vizi dell’attrezzatura

Bisogna assolutamente fare attenzione a eventuali vizi palesi e vizi occulti dell’attrezzatura presa in esame. Questi possono modificare la valutazione del rischio. Per valutare questo aspetto ti consiglio di avvalerti dell’esperienza di un lavoratore o di un preposto. Queste persone usano ogni giorno l’attrezzatura, ne conoscono i limiti e quindi riescono ad indicarti i rischi specifici e le criticità che possono presentarsi durante l’uso.


Quando una valutazione del rischio è completa?

Una valutazione del rischio è completa solo se valuta la modifica, l’adeguamento e il miglioramento dell'attrezzatura analizzata.


Come fare una Valutazione rischi attrezzature di lavoro efficace

Adesso conosci le regole per fare una valutazione dei rischi attrezzature di lavoro efficace. Non ti rimane che scaricare il modello ufficiale del Ministero del Lavoro che trovi qui sotto. Buona lettura

Come compilare il documento

Il documento ti fornisce una traccia per fare la valutazione dei rischi della tua azienda. Il file è una procedura standardizzata in cui trovi tutte le informazioni da fornire per redigere una valutazione rischi conforme. Sono informazioni minime e quindi devi rispondere a tutte le voci presenti nel modulo senza saltarne neanche una. Specifico questo punto perché durante i miei corsi mi fanno sempre mille domande a riguardo.


Come fare domande

Se anche tu hai qualche domanda o vuoi toglierti dei dubbi, scrivi un commento qui sotto e sarò felice di risponderti





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