Ti consiglio di leggere l'estratto "Normativa sul lavoro notturno" che ho riportato qui sotto prima di scaricare il documento il rapporto INAIL 2024 sugli incidenti sul lavoro durante le ore notturne.
L'estratto chiarisce la normativa di riferimento del lavoro notturno e credo sia un'utile introduzione alla lettura della pubblicazione INAIL 2024 su "Gli infortuni sul lavoro in orari notturni ini Italia"
Buon download e buona lettura 👇
Il lavoro notturno è regolamentato dal decreto 66/2003
Il lavoro notturno è regolamentato dal d.lgs. 66/2003 in attuazione delle direttive
comunitarie 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro.
Cosa dice il decreto sul lavoro notturno
Il decreto chiarisce le definizioni di periodo notturno e di lavoratore notturno (art.1), detta le limitazioni allo svolgimento del lavoro notturno (art.11), impone controlli (almeno ogni due anni) preventivi e periodici adeguati al
rischio a cui il lavoratore è esposto (art.14), stabilisce l’assegnazione al lavoro
diurno per inidoneità fisica (art.15).
Divieto di lavoro notturno
Entrando nel dettaglio delle limitazioni, è stabilito il divieto di lavoro notturno tra
le ore 24 e le 6 per le donne in gravidanza e fino al raggiungimento di un anno di
età del figlio e, in generale, per i lavoratori dichiarati inidonei dalle strutture
sanitarie competenti. La lavoratrice madre o in alternativa il lavoratore padre convivente di un figlio di età al di sotto dei tre anni o inferiore ai 12 se il genitore è unico affidatario non sono obbligati a svolgere lavoro notturno. La norma vale anche per uno dei due genitori affidatari o adottivi per i quali i 3 anni partono dal momento dell’ingresso in famiglia (valendo sempre il limite superiore dei 12 anni). Non vi è obbligo al lavoro notturno se si ha a carico un soggetto disabile (legge 104/1992 e s.m.i.).
Il lavoro notturno è sempre vietato ai minori
Il lavoro notturno è sempre vietato ai minori; sono previste delle deroghe per
coloro che hanno più di 16 anni, per casi di forza maggiore ed esclusivamente per
il tempo strettamente necessario e in tutti i casi esplicitamente previsti dai
contratti collettivi nazionali.
La normativa sul lavoro notturno non si applica per esempio ai dirigenti e ad altre
tipologie di lavoratori che possono disporre autonomamente del proprio tempo di
lavoro.