Invisibile, inodore, radioattivo.
Il Radon è un gas naturale che non va sottovalutato soprattutto se progetti, costruisci o ristrutturi edifici. E le nuove direttive del Piano Nazionale Radon 2023–2032 hanno recepito benissimo il concetto e infatti impongono regole che determinano un cambiamento radicale nella gestione del Radon.
Ma cosa cambia per voi del settore edilizio? Capiamolo insieme
Cos’è il radon e perché è pericoloso
Il radon è un gas radioattivo che si forma nel sottosuolo a causa del decadimento dell’uranio presente nelle rocce e nel terreno. Da lì, può infiltrarsi negli edifici attraverso crepe nelle fondamenta, tubazioni o scarichi e accumularsi nei piani interrati o seminterrati e in altri ambienti chiusi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il radon come agente cancerogeno di Gruppo 1, secondo solo al tabacco come causa di tumore ai polmoni. Ma il Radon è invisibile e quindi una minaccia silenziosa e spesso sottovalutata.
Cosa dice il Piano Nazionale Radon 2023–2032
Il nuovo Piano Nazionale Radon 2023–2032 segna un punto di svolta perché impone criteri e indicazioni precise da applicare. Il Piano interviene su diverse tematiche:
- Nuove costruzioni: definisce le misure preventive da adottare fin dalla fase progettuale.
- Interventi di ristrutturazione: stabilisce come gestire il rischio Radon anche negli edifici esistenti.
- Progettazione dei sistemi di aerazione e isolamento: fornisce linee guida dettagliate per la realizzazione di impianti efficaci nel contrastare l’accumulo del gas.
L’obiettivo è chiaro: ridurre l’esposizione delle persone al Radon con un approccio che coinvolga tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio.
Responsabilità e compiti specifici
Le nuove direttive indicano le responsabilità e i compiti specifici degli attori del settore edile. Vediamo insieme chi deve fare cosa secondo il Piano Nazionale Radon 2023–2032
Progettisti
I progettisti devono prevedere misure di protezione dal Radon già in fase di ideazione del progetto. Sono quindi chiamati a considerare il rischio Radon come un parametro fondamentale, come l’isolamento termico o il rischio sismico.
Imprese
Le imprese devono attenersi scrupolosamente alle specifiche costruttive e garantire l’efficacia delle barriere e dei sistemi di ventilazione.
Committenti
I committenti pubblici e privati hanno il compito di valutare e documentare il rischio Radon per i propri immobili, assicurando che siano rispettate le normative vigenti.
RSPP
Gli RSPP devono inserire la valutazione del rischio Radon tra i pericoli da considerare nell’ambiente di lavoro, specialmente in presenza di locali sotterranei o semi-sotterranei.
Come prevenire l’ingresso del Radon
Prevenire l’ingresso e l’accumulo del Radon è possibile ma vanno attuate strategie efficaci. Vediamo insieme quali sono:
- Barriere fisiche al suolo
L’utilizzo di membrane impermeabili o vespaio areato sotto le fondamenta può impedire al gas di risalire dal terreno.
- Sistemi di ventilazione
La progettazione di impianti di ventilazione, sia naturale che meccanica, è cruciale per garantire un ricambio d’aria costante e diluire eventuali concentrazioni di radon.
- Scelta dei materiali da costruzione
Alcuni materiali possono avere una maggiore o minore “permeabilità” al radon; una selezione attenta può contribuire a ridurre il rischio.
Queste misure vanno osservate fin dalle prime fasi di progettazione pergarantire un ambiente interno sicuro e salubre.
Come possiamo aiutarti
Adeguarsi alle nuove normative è un passo fondamentale per garantire la sicurezza e la conformità dei tuoi progetti. FARengineering può affiancarti in questo percorso con:
- Una valutazione tecnica del rischio radon specifico del tuo sito o progetto.
- La consulenza normativa per interpretare e applicare correttamente le nuove direttive.
- Una formazione specifica per approfondire le tematiche legate al radon e alle strategie di mitigazione.
Se vuoi adeguarti alle nuove linee guida e garantire la massima sicurezza, scrivici a studio@farengineering.com